CODICE DEONTOLOGICO 

Articolo 1

Le norme del presente codice deontologico sono vincolanti per tutti i soci EU-TOPIA APS.

Il socio EU-TOPIA APS è tenuto alla loro conoscenza. L’inosservanza delle norme stabilite dal presente codice deontologico sarà sanzionata dagli organi competenti.

Articolo 2

Il socio EU-TOPIA APS contrasta l’uso abusivo del titolo di “socio EU-TOPIA APS” e segnala agli organi competenti, nel caso ne venga a conoscenza, i casi di abusivismo o usurpazione anche parziale del titolo.

Utilizza il proprio titolo di socio EU-TOPIA APS per attività pertinenti alla propria professione secondo Statuto.

Articolo 3

L’Associazione EU-TOPIA è qualificata come APS.
Le operazioni istituzionali operate dai soci saranno quindi riconosciute idonee esclusivamente se esercitate, come da Statuto, a beneficio di soggetti in condizioni di obiettivo disagio, connesso a situazioni di degrado, di devianza, di stato psico-fisico o economico-familiare o di emarginazione sociale particolarmente invalidanti.

Articolo 4

Per il raggiungimento dei propri scopi statutari i soci potranno agire, nel rispetto della trasparenza e veridicità a tutela dell’immagine della Associazione tramite:

  •  iniziative di carattere culturale e ricreativo

  •  sensibilizzazione sociale

  •  strutture e servizi per favorire il ricorso alle misure alternative alla tutela del soggetto svantaggiato in particolare del detenuto o ex detenuto

  •  attività di formazione ed informazione

  •  interventi di Consulenza Filosofica volti al sostegno di disagio e sofferenza

Articolo 5

  • Il socio EU-TOPIA APS nell’esercizio della sua attività in piena libertà intellettuale, rifiuta qualsiasi tipo di discriminazione, rispetta la dignità della persona nella sua autonomia ed

    autodeterminazione, e agisce in ottemperanza al codice deontologico di riferimento alla sua attività professionale.

    In particolare il consulente filosofico (ai sensi della L.14 gennaio 2013,n.4) socio EU-TOPIA APS è tenuto:

  •  a non rivelare fatti o informazioni apprese durante la sua attività di consulenza rivolta ai soggetti svantaggiati

  •  a rispettare l’obbligo al segreto e alla riservatezza anche oltre il termine del rapporto di consulenza

  •  a chiedere il rispetto del segreto e della riservatezza ai propri collaboratori e a tutte le persone che in qualche misura abbiano partecipato allo svolgimento della sua attività.

Il Consulente Filosofico tratta dati sensibili e per questo si impegna a rispettare quanto prescritto dalla legislazione italiana in merito a questioni di privacy.

Può derogare dall’obbligo di mantenere il segreto e la riservatezza solo quando si presentino gravi motivi di pericolo.

È dovere del filosofo consulente, socio EU-TOPIA APS, dare giudizi di merito circa l’accettabilità morale del ragionamento dei consultanti.